Sono stati diffusi in queste ore i dati più recenti dell’ISTAT (l’Istituto Nazionale di Statistica) sui tassi di abitazione degli immobili. I numeri, che si riferiscono al 2021, sembrano confermare l’interesse degli Italiani per il mattone, da sempre visto come bene rifugio e base imprescindibile per la formazione di una famiglia.
Nel dettaglio, l’ISTAT rileva che nel 2021 erano presenti in Italia 18,2 milioni di famiglie, divise nei seguenti segmenti:
70,8% vive in una casa di proprietà
20,5% vive in affitto
8,7% vive in un immobile in usufrutto o a titolo gratuito
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La casa si conferma dunque uno degli asset principali nel nostro paese: ed è proprio l’ISTAT a segnalare che oltre una famiglia su 10 spende per la propria abitazione una quota uguale o superiore al 40% del reddito disponibile.
Il sovraffollamento delle abitazioni
Un altro importante indice calcolato dall’ISTAT è quello relativo al sovraffollamento nelle abitazioni, perché permette di analizzare la qualità abitativa dei nuclei familiari in Italia. Il dato è ottenuto prendendo in considerazione tutte le famiglie che non dispongono di un numero di stanze adeguato alla loro composizione.
Questi i risultati:
Il 20,2% delle famiglie vive in una condizione di sovraffollamento. Si tratta spesso di coppie con figli minori (38,3%) e famiglie monogenitoriali con figli (46,3%).
Non sempre però questo indicatore è percepito dalle famiglie, magari per convenzioni sociali e/o abitudini ereditate dal nucleo familiare originario: soltanto l’8% degli intervistati ha dichiarato di percepire una qualche forma di disagio, con una maggiore “sopportazione” sopratutto da parte dei meno abbienti.
In Italia, il fenomeno del sovraffollamento è particolarmente accentuato rispetto ad altri paesi dell’area Euro: nel nostro paese infatti il tasso è del 26,1%, rispetto ad una media del 13,3%.